Presentazione del libro: “Come nell’ “Autobiografia degli Undici Passi-To the Moon, “Stato di Necessità-Il Matto” e Diario di Viaggio ho creato 44 collage come “cartoline di un sogno realizzato a mano”, ispirandomi al metodo della “poesia evidente”di Magritte: a partire dal collage decostruire i codici del linguaggio come forma di rappresentazione attraverso quadri che associano scrittura e pittura e che rendono l’oggetto autonomo e lo valorizzano come “riserva di sensibilità”.
Attraverso questa decostruzione Magritte prende l’Arte e la riporta all’Anima. Egli ne era certo: fra certe immagini esiste una affinità segreta ed anche tra gli oggetti contenuti in tali immagini.
Seguendo questo principio Magritte colloca il senso dell’immagine nel superamento dialettico dell’oggetto. Lo sguardo va al di là dell’evidenza fino a raggiungere un punto misterioso che renderebbe percepibile una ragion d’essere profonda.
Un’evidenza che l’abitudine occulterebbe e che invece l’immagine avrebbe il compito di rivelare. Uno sguardo che è un Respicere: il secondo sguardo, quello dell’Anima.”
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